lunedì 10 aprile 2023

Nba: LeBron James trascina i Lakers, vincono Warriors e Clippers

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Il Re colpisce ancora: i suoi 36 punti valgono la vittoria su Utah e il settimo posto a Ovest. Playoff blindati per Golden State, cadono i Suns e Milwaukee nella notte che definisce la griglia della post-season

 

Nba: LeBron James trascina i Lakers, vincono Warriors e Clippers<br />
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La notte che definisce la griglia della post-season, con tutte e trenta le squadre Nba in campo, regala spettacolo ed emozioni. I 20 punti di Fontecchio non bastano agli Utah Jazz, che cadono sotto i colpi di King James: LeBron trascina i Lakers al 7° posto a Ovest con 36 punti. I Clippers battono Phoenix e blindano i playoff, dove si qualifica anche Golden State travolgendo Portland. Cadono Milwaukee, Memphis e Sacramento. Sorride Minnesota.

DENVER NUGGETS-SACRAMENTO KINGS 109-95
La regular season dei Denver Nuggets, che effettuano un ampio turnover, si chiude con una vittoria contro la terza forza della Western Conference. I Sacramento Kings, che limitano al minimo l'impiego dei titolari, cadono col punteggio di 109-95 e una ripresa da dimenticare con soli 28 punti segnati. Lo scatto è proprio di Sacramento, che vola sul +17 al termine del primo quarto, ma la rimonta dei Nuggets è costante e porta al sorpasso nel terzo periodo (+2), prima di allungare nel finale. Il top-scorer per la formazione di casa è Bruce Brown con 21 punti, seguito dai 18 di Nnaji, mentre i Kings si godono i 17 punti di Harrison Barnes e 14 punti a testa per Sabonis (9 rimbalzi) e Keegan Murray. La sfida aveva poco valore per la classifica, coi Denver Nuggets già certi del primo posto a Ovest (53-29) e Sacramento sicuramente terza (48-34). I risultati della notte condannano Sabonis e compagni alla sfida contro Golden State nel primo turno dei playoff, che mancavano da 17 anni a queste latitudini. 

PHOENIX SUNS-LOS ANGELES CLIPPERS 114-119
Serviva un successo ai Los Angeles Clippers per evitare il mini-torneo dei play-in, e puntualmente arriva contro le seconde linee dei Phoenix Suns. Non è però un successo facile, perchè il roster secondario dei padroni di casa vende carissima la pelle, mantenendo un risicato vantaggio (+4) fino all'ultimo quarto. Solo lì dilagano i Clippers, trascinati dai 29 punti di Norman Powell (dalla panchina) e dai 25 a testa per Kawhi Leonard e Russell Westbrook. Un successo che vale il quinto posto nella Western Conference (44-38) e, per una certa ironia della sorte, la sfida ai Suns nel primo turno dei playoff. Phoenix. che ha avuto in Saben Lee il suo miglior realizzatore con 25 punti, ha chiuso infatti la regular season in quarta posizione a Ovest con 45 vittorie e 37 sconfitte. 

TORONTO RAPTORS-MILWAUKEE BUCKS 121-105
Si chiude con una sconfitta la regular season dei Milwaukee Bucks, che erano già certi del primo posto nell'Eastern Conference e del miglior record Nba (58-24), e tengono a riposo Giannis Antetokounmpo e i titolari. Ha buon gioco Toronto, che dilaga nel secondo e nel terzo quarto, portandosi fino al +16 e limitandosi a controllare nel finale. Entrambe le squadre non hanno messo in gioco tutto ciò che avevano, fornendo comunque buone prestazioni: per i Raptors i migliori realizzatori sono Trent Jr. (23) e Flynn (20), Milwaukee ha invece in Wigginton (17) il suo top-scorer. Ottiene un buon minutaggio anche Thanasis Antetokounmpo, che chiude con 14 punti nella sconfitta dei Bucks. Il successo non cambia la classifica di Toronto, che chiude nona a Est (41-41) e sfiderà i Chicago Bulls nel primo turno dei play-in, inseguendo l'ottavo slot nei playoff dell'Eastern Conference.

BROOKLYN NETS-PHILADELPHIA 76ERS 105-134
Vittoria schiacciante dei Sixers, che tengono a riposo Joel Embiid e James Harden, ma distruggono comunque la resistenza dei Brooklyn Nets in una sfida decisamente particolare. Le squadre si sfideranno anche nei playoff, dunque hanno deciso di non dars troppi punti di riferimento e schierare formazioni inedite. La prima particolarità arriva dopo pochissimi secondi perchè Mikal Bridges gioca, fa fallo ed esce dopo quattro secondi. Una mossa studiata per preservare la sua serie di 392 gare consecutive nella regular season, 83 giocate quest'anno perchè è sceso in campo due volte nello stesso turno con due squadre diverse (Nets e Phoenix). Dopo questo episodio curioso c'è una partita vibrante, nella quale i 76ers mantengono il +8 fino al terzo quarto, prima di dilagare nell'ultimo periodo: un parziale di 34-13 vale la netta vittoria (134-105). I top-scorer per Phila sono tre: McClung, Milton e King arrivano a 20 punti, con Reed a quota 17. Superlativa, ma non decisiva, la prova di Cam Thomas nei Nets: 46 punti e sei triple che non evitano la sconfitta. Piazzamenti cristallizzati per le squadre: Sixers terzi a Est (54-28), Brooklyn chiude sesta (45-37). 

BOSTON CELTICS-ATLANTA HAWKS 120-114
I Boston Celtics non schierano gran parte dei titolari, con Tatum e Brown a riposo insieme a Smart, ma non perdono il vizio della vittoria e sconfiggono 120-114 Atlanta. La seconda forza dell'Eastern Conference (57-25) dilaga nel terzo quarto con un parziale di 39-26, che vale il +10 al termine del periodo, e poi deve solo gestirsi. Il miglior realizzatore è Payton Pritchard, che gioca 46 minuti su 48 realizzando 30 punti e andando in tripla doppia: 14 rimbalzi, 11 assist e 9 triple per lui. Seguono Muscala (27) e Hauser (26), mentre gli Hawks tengono a riposo Trae Young e hanno nuovi leader: Bruno Fernando e Mathews chiudono a quota 19 punti. Atlanta resta così ottava (41-41) e sfiderà i Miami Heat nel play-in: vincendo, andrebbe poi ad affrontare proprio i Celtics nel primo turno dei playoff. Perdendo, dovrebbe sfidare la vincente dell'altra sfida (Toronto-Chicago) per l'ottavo slot e la sfida a Milwaukee. 

OKLAHOMA CITY THUNDER-MEMPHIS GRIZZLIES 115-100
Rotazione al minimo (sette giocatori schierati) e tanto spazio ai giovani per Oklahoma, che tiene a riposo Shai Gilgeous-Alexander e si gode una buonissima prova del suo quintetto (interamente in doppia cifra) contro le seconde linee dei Memphis Grizzlies. Lo scatto decisivo, dopo due quarti equilibrati e il +2 ospite a metà partita, avviene nel terzo periodo: Okc piazza un parziale di 38-24 e si costruisce un ampio margine, che va solo difeso nel finale. Sono molti i protagonisti nelle fila dei Thunder: ai 25 punti di Jared Butler si aggiungono infatti i 24 di Mann e i 22 a testa per Dieng e Sarr. Giocatori che beneficiano delle rotazioni parziali in vista dei play-in, così come beneficia di quest'occasione Kenneth Lofton Jr. nei Grizzlies: il rookie dell'anno in G-League con la formazione secondaria di Memphis mette a referto 42 punti col 17/25 dal campo, che non bastano per evitare una sconfitta indolore. Memphis era infatti già certa del secondo posto a Ovest (51-31) e attende la vincitrice della sfida tra i Lakers e Minnesota nei playoff. Decima posizione per Okc (40-42), che sfiderà New Orleans nel turno preliminare: dovrà vincere per mantenere vivi i sogni di playoff. 

NEW YORK KNICKS-INDIANA PACERS 136-141
Difese sbarazzine ed elevatissimi tassi realizzativi tra New York Knicks e Indiana Pacers, in una gara resa ancor più imprevedibile dall'ampio turnover delle due formazioni. La spuntano gli ospiti col punteggio di 141-136 e un ultimo quarto d'autore, che consente loro di blindare la vittoria grazie a un parziale di 41-29. Nei Pacers, il miglior realizzatore è Mathurin con 26 punti, seguito da Nembhard e Nwora a quota 19. I Knicks si divertono, giocando un'ottima partita a livello offensivo, ma vedono sfuggire la vittoria: non bastano i 34 punti di Toppin e i 30 di Quickley, con ben 20 rimbalzi per Mitchell Robinson. Chiudono al quinto posto nell'Eastern Conference i newyorkesi (47-35) e affronteranno Cleveland nel primo turno dei playoff. Era già out da tutto, invece Indiana: i Pacers chiudono in 11a posizione nell'Eastern Conference (35-47). 

LOS ANGELES LAKERS-UTAH JAZZ 128-117
Simone Fontecchio incanta con 20 punti in uscita dalla panchina e 4/11 da tre, ma Utah cade contro i Los Angeles Lakers, trascinati da uno straordinario LeBron James. Rotazione quasi nulla per i padroni di casa, che devono blindare il proprio piazzamento e provare ad approfittare dei ko altrui per scalare posizioni, ma i Jazz resistono. Fontecchio e compagni lottano, mantenendo il distacco contenuto e chiudendo il terzo quarto sul -4. Servono gli straordinari ai Lakers per vincere nel finale, con una super-prestazione di King James alla Crypto.com Arena: 36 punti, 6 rimbalzi e 6 assist per firmare la vittoria dei suoi. Più lontani Russell (17) e Davis (16), con quest'ultimo che mette a referto 13 rimbalzi. Per Utah, già fuori dalla post-season e 12a nella Western Conference (37-45), da segnalare le ottime prestazioni di Dunn (26) e Olynyk (23) oltre al già citato Fontecchio. Il successo dei Lakers vale loro il settimo posto a Ovest (43-39) e il fattore-campo nel play-in, che li vedrà sfidare Minnesota con buone chances di approdare ai playoff contro Memphis. 

DALLAS MAVERICKS-SAN ANTONIO SPURS 117-138
Perdono in maniera disastrosa i Dallas Mavericks, già sotto inchiesta per quel tanking ordinato da Mark Cuban nella scorsa sfida, che li ha di fatto eliminati dalla post-season con due match d'anticipo. La sfida gira subito malissimo per le seconde linee dei Mavs, che subiscono 42 punti dalla seconda peggior squadra dell'Nba, realizzandone solo 14. Un -28 che viene mitigato nei due successivi quarti, prima dell'ulteriore allungo di San Antonio fino al +21 finale. Prova da dimenticare per Dallas, nonostante le buone prestazioni di tre interpreti: Hardy chiude a quota 25, con Pinson (23) e Bertans (19) in buona forma. La difesa fa però acqua da tutte le parti, tant'è vero che gli Spurs portano otto giocatori in doppia cifra (su nove schierati): 23 punti per Mamukelashvili che è il migliore dei suoi, seguito da Barlow (21) e Branham (20). Chiude 11a e fuori da tutto Dallas nella Western Conference (38-44), mentre San Antonio è ultima a Ovest in tandem coi Rockets (22-60). 

CLEVELAND CAVALIERS-CHARLOTTE HORNETS 95-106
Chiudono la regular season con una sconfitta i Cleveland Cavaliers, già certi del quarto posto nell'Eastern Conference (51-31) e del confronto coi Knicks nei playoff. La formazione dell'Ohio tiene a riposo gran parte dei titolari e, com'è successo in molte sfide dell'ultimo turno, cede solo nell'ultimo quarto col parziale di 36-20 per Charlotte. Sono due i top-scorer degli Hornets, coi 22 punti e 10 rimbalzi per Marc Williams (9/10 al tiro) e lo stesso bottino per McGowens. Ottiene un buon minutaggio anche Maledon, che si ferma a quota 18. Nei Cavs nessuno va oltre i 17 punti di Sam Merrill, in uscita dalla panchina. Una controprestazione che Cleveland aveva messo in conto, per un ko indolore. Charlotte mantiene, di contro, il penultimo posto a Est chiudendo con 27 vittorie e 55 ko. Un bottino che dovrebbe valere un'ottima scelta al Draft. 

PORTLAND TRAIL BLAZERS-GOLDEN STATE WARRIORS 101-157
Si chiude nel peggiore dei modi la stagione dei Portland Trail Blazers, che vengono travolti da Golden State in un match mai iniziato. I Warriors partono infatti a razzo, mettendo a segno 55 punti e ottenendo il record per il massimo realizzato nel primo quarto. Uno scatto che vale il +28 dopo soli dodici minuti e ammazza ogni possibile resistenza delle seconde linee dei padroni di casa, che affondano e concedono agli avversari 27 triple. Ne approfittano gli Splash Brothers: Steph Curry chiude con 26 punti, Klay Thompson arriva a quota 20 raggiungendo le 300 triple realizzate in questa regular season. Nel mezzo, le ottime prove di Moody (25) e Poole (21) in una squadra che realizza 157 punti. A Portland non bastano Mays (21) e Sharpe (18) per evitare l'umiliazione in un finale di stagione costruito sul tanking: una sola vittoria nelle ultime dieci e quattro ko consecutivi che hanno blindato il 13° posto a Ovest (33-49). Golden State chiude invece sesta con 44 vittorie e 38 sconfitte, regalandosi i playoff e la sfida ai Sacramento Kings. 

MINNESOTA TIMBERWOLVES-NEW ORLEANS PELICANS 113-108
Minnesota e New Orleans si giocavano l'ottavo posto e la sfida "nobile" dei play-in, e la spuntano i Timberwolves col punteggio di 113-108. La sfida parte malissimo per i padroni di casa, con un primo quarto da 18-30 per i rivali e l'altissima tensione nei timeout: in uno di questi, Gobert tira un pugno a Kyle Anderson che lo rimproverava per la sua fase difensiva. Il francese viene automaticamente escluso e allontanato dalla squadra e i T'Wolves si svegliano, accorciando e sorpassando nell'ultimo quarto. Decisivo il parziale da 30-23 per piegare la resistenza dei Pelicans, trascinati dalla sontuosa prova di Brandon Ingram: 42 punti con 12 rimbalzi per lui, in una gara che vede incantare anche McCollum (23) e un Valanciunas inarrestabile al rimbalzo (18 in tutto). Non bastano però per la vittoria e la difesa dell'ottavo posto, che passa a Minnesota (42-40): gli eroi sono Towns ed Edwards, con 30 e 26 punti. I Timberwolves sfideranno dunque i Lakers nel play-in, mentre i Pelicans scivolano in nona posizione (42-40) e dovranno affrontare Oklahoma per proseguire nel sogno-playoff. 

MIAMI HEAT-ORLANDO MAGIC 123-110
Si conclude con una sconfitta l'ultima gara stagionale degli Orlando Magic, che tengono ancora a riposo Paolo Banchero: l'italoamericano chiude comunque la stagione con 40 gare da 20 o più punti, come solo LeBron James aveva fatto da rookie. La sua candidatura al Rookie of the Year è fortissima, nonostante le assenze a stagione già ampiamente compromessa. Nell'ultima gara stagionale, la festa è dei Miami Heat, che celebrano l'ultima gara di regular season del 43enne Udonis Haslem. Il veterano chiude nel migliore dei modi, con 24 punti e un papabile ingresso in dirigenza dopo la post-season, venendo seguito da Robinson (20) e Oladipo (19). Il successo dei padroni di casa matura solo nel finale, con un ultimo quarto da 39-25 che ribalta il +1 dei Magic al termine del terzo periodo. Agli ospiti non bastano i 22 punti di Kevon Harris e i 21 di Caleb Houston, in una prova tutt'altro che eccelsa. Miami chiude così al settimo posto nell'Eastern Conference (44-38) e sfiderà Atlanta nel play-in. 13° posto per Orlando, con 34 vittorie e 48 partite. 

CHICAGO BULLS-DETROIT PISTONS 103-81
Termina in modo (quasi) scontato la regular season dei Detroit Pistons, che subiscono la 65a sconfitta in una stagione disastrosa, nella quale l'unico obiettivo è sembrato essere l'ultimo posto per massimizzare le chances della prima scelta e di pescare Wembanyama dal draft. In una gara povera di stimoli per entrambe le formazioni, Chicago accelera solo nell'ultimo quarto (36-17) e chiude sul +22, battendo 103-81 i Pistons. Il miglior realizzatore della sfida è Killian Hayes per gli ospiti, con 26 punti, mentre Ivey ne fa 16. I Bulls, di contro, fanno ruotare moltissimo la rosa e giocano la seconda metà della partita con le riserve: ecco perchè LaVine e DeRozan si fermano rispettivamente a 17 e 16 punti. D'altronde Chicago era già certa del decimo posto a Est (40-42) e pensa al play-in, dove sfiderà Toronto nel dentro-fuori per accedere alla finalina per l'ottavo posto nei playoff. Detroit invece chiude ultimissima nell'Eastern Conference col peggior record Nba (17-65), e cambia allenatore: il grande obiettivo per la prossima stagione è Ime Udoka, ex Celtics.

WASHINGTON WIZARDS-HOUSTON ROCKETS 109-114
Si conclude con una vittoria la regular season degli Houston Rockets, che chiudono così penultimi nella Western Conference (22-60), ma esonerano ugualmente coach Silas: troppo poche 59 vittorie in tre anni (su 236 gare) per consentirgli di preservare la panchina in una squadra in ricostruzione.La sfida ai Washington Wizards, inizialmente dominata dai padroni di casa, svolta dopo la pausa di metà partita, che vedeva Houston a -12. I Rockets ribaltano tutto con un parziale di 32-18 e controllano la gara nell'ultimo e decisivo quarto, portando tutto il quintetto in doppia cifra: il miglior realizzatore è Jabari Smith con 20 punti, precedendo Eason (16) e Sengun che va in doppia doppia (12 punti e 12 rimbalzi). I Wizards, a cui non bastano i 22 punti di Goodwin, vengono sconfitti e chiudono la loro regular season al 12° posto nell'Eastern Conference con 35 vittorie e 47 ko.

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